Rimborso pensioni 2015: 800 euro in più da agosto

Rimborso pensioni 2015: 800 euro in più per assegni fino a 1.500 euro

In arrivo circa 800 euro ai pensionati che ricevono una prestazione previdenziale mensile da 1.500 euro lordi mensili, mentre dal 2016 vi sarà un incremento di quasi 42 euro al mese. Sono i contenuti riportati nella circolare Inps che indica le disposizioni applicative relative all’articolo 1 del decreto 65, introdotto inseguito alla dichiarazione di illegittimità, espressa dalla Corte Costituzionale, in merito al blocco dell’indicizzazione degli assegni superiori a tre volte il minimo. Si tratta di un’opportunità che riguarda anche gli eredi dei pensionati coinvolti.

Rimborso pensioni 2015: le soglie di rivalutazione

L’Inps pagherà la rivalutazione delle pensioni dal 1° agosto. Nella circolare Inps sono indicate le modalità di rimborso: i pensionati che fruivano di un assegno da 1.500 euro quando si è espressa la Consulta, godranno da agosto di un rimborso una tantum, relativo al periodo 2012-agosto 2015, corrispondente a 796 euro. A partire da agosto la pensione sarà di 1.525 euro al mese, mentre da gennaio del prossimo anno (2016) raggiungerà i 1.541 euro.

La ridefinizione dei trattamenti pensionistici si realizza in modo automatico, il pensionato non deve inoltrare alcuna domanda. La circolare esplicita, nei dettagli, i valori della rivalutazione automatica inerenti al periodo 2012-2014. Il rimborso sul mancato adeguamento all’inflazione delle pensioni superiori alla soglia di tre volte il minimo corrisponderà a una misura variabile dal 10 al 40%, percentuali che si riferiscono alle somme perdute nel biennio 2012-2013. Il rimborso è del 20% rispetto a quanto fornito per gli anni precedenti per il 2014.

Nell’ambito delle pensioni comprese tra le tre e le quattro volte il minimo, ovvero per i trattamenti pensionistici inclusi tra i 1.500 e i 2.000 euro, la rivalutazione 2012-2013 corrisponderà al 40% dell’inflazione.

Se invece le pensioni afferiscono all’intervallo che va dalle quattro e alle cinque volte il minimo (2.000 – 2.500 euro mensili), avremo il 20% dell’inflazione. Salendo con le cifre, per somme che variano dai 2.500 ai 3.000 euro, la rivalutazione si riduce al 10%. Oltre questo limite, non è disposta alcuna forma di rimborso.

Veniamo all’ultima questione, già accennata in precedenza: gli eredi. Il rimborso inerente le prestazioni pensionistiche superiori a tre volte il minimo interessa anche le pensioni che risultano eliminate. “Il pagamento delle spettanze agli aventi titolo sarà effettuato a domanda nei limiti della prescrizione”.

Rimborso pensioni 2015: maggiori informazioni

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il portale Inps (inps.it) o il Contact Center dell’ente previdenziale (gratuito da rete fissa) 803164.

 

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