Sentenza TAR Lazio 2015: rivalutazione dei montanti per la pensione

Rivalutazione pensioni: cosa cambia con la sentenza TAR Lazio 2015

Gli enti previdenziali possono rivalutare le pensioni in misura superiore alla variazione del Pil. È questo il risultato della nuova sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Il TAR ha infatti annullato il provvedimento con il quale il ministero del Lavoro aveva bocciato la decisione dell’Epap.

L’Ente (che si occupa della previdenza di Geologi, Chimici, Attuari, Dottori Agronomi e Forestali) aveva stabilito l’applicazione di una maggiore rivalutazione dei montanti per la pensione degli iscritti.

Secondo i giudici amministrativi della Regione Lazio, la variazione del Pil, che finora era il paramento adottato obbligatoriamente per la rivalutazione dei trattamenti previdenziali, deve ritenersi un valore minimo per la perequazione dei montanti sulla base dei quali si definisce l’importo degli assegni pensionistici.

Sentenza TAR Lazio ricorso pensioni: i giudici amministrativi danno ragione all’Epap

Da oggi in poi, quindi, gli enti di previdenza privati possono utilizzare le proprie risorse per incrementare le pensioni, applicando un aumento distinto dalla rivalutazione legata al Pil. Una sentenza, già definita “storica”, che segna un passo fondamentale per il sistema previdenziale italiano.

In merito alla decisione del TAR si è espresso il Presidente dell’Epap Arcangelo Pirrello. “La porta per una giusta rivalutazione dei montanti, più che aperta è spalancata” ha dichiarato. Pirrello ha inoltre sottolineato l’importanza di questo risultato, che assume anche connotati storici.

I contenuti della sentenza, infatti, oltre che all’Epap si applicano a tutti gli enti per la previdenza dei professionisti che hanno aderito all’Adepp. Questi, sostenendo le tesi alla base della delibera dell’Epap, si erano costituiti ad adiuvantum.

Sentenza TAR Lazio pensioni: parla il presidente Epap

Pirello ha commentato, in modo molto positivo gli effetti della sentenza TAR Lazio. Secondo il presidente, la decisione del Tribunale di reintrodurre la delibera Epap, in precedenza bocciata dal Ministero del Lavoro ha fatto “crollare l’interpretazione finora accettata”.

Mentre finora la rivalutazione dei montanti pensione era prevista in misura equivalente alla media quinquennale della variazione del Pil nominale, da adesso in poi, la media quinquennale delle variazioni del Prodotto interno lordo deve essere considerata “un valore minimo”.

“La portata della sentenza è immensa e va ben al di là della rivalutazione dei montanti” ha dichiarato il presidente, spiegando che la delibera del Tribunale conferma l’autonomia degli enti previdenziali privati e privatizzati. Istituti che, alla luce della sentenza TAR sono liberi di migliorare le pensioni degli iscritti in misura superiore all’incremento del Pil. Possibilità accessibile solo a condizione che l’ente utilizzi risorse proprie e non faccia ricorso ai fondi dello Stato.

 

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