Ultimissime su pensioni: Maurizio Landini sulla riforma delle pensioni

Le ultimissime su pensioni in questi giorni riguardano le dichiarazioni del leader dei metalmeccanici Cgil Maurizio Landini che, in un intervento sul quotidiano Il Manifesto, ha parlato dei recenti dati Istat sulla crescita, ma anche di riforma delle pensioni.

Landini: il Governo non deve rinviare la riforma pensioni

Per quanto riguarda le ultimissime su pensioni e le dichiarazioni di Maurizio Landini, è bene ricordare che le parole del leader sindacalista hanno riguardato la necessità per il governo di non rinviare più la riforma del pacchetto previdenziale.

Secondo Landini, infatti, il problema principale legato alla riforma delle pensioni non sono le risorse in sé ma il modo in cui le si impiega. Sempre dalle pagine de Il Manifesto, Maurizio Landini ha sottolineato come in questi anni il Governo abbia investito molto per favorire le aziende, mettendo in campo misure più che note come il Jobs Act.

A suo dire si tratta di una testimonianza del fatto che le risorse ci siano e che le criticità siano legate al modo in cui le si impiega, favorendo le aziende e non i lavoratori.

Riforma pensioni APE: per Landini la flessibilità è insostenibile

Continuiamo a parlare di ultimissime su pensioni toccando sempre la questione dell’intervento di Maurizio Landini. Discutendo di riforma del pacchetto previdenziale, il leader sindacalista ha affermato che la flessibilità in uscita concretizzata attraverso il prestito pensionistico è insostenibile per via del debito, che l’ex lavoratore dovrebbe contrarre con somme di denaro che di fatto gli appartengono.

Secondo Landini, con l’approvazione dell’APE si andrebbe ad aggravare il quadro delle politiche del debito, una delle principali cause della crisi economica.

I nodi dell’APE: ecco quali sono

A proposito di APE e di ultimissime su pensioni è utile approfondire i nodi che devono essere ancora sciolti prima dell’approvazione della misura. In cima alla lista compare l’aspetto delle tempistiche. I sindacati hanno fatto pressioni per la concessione di un anticipo di quattro anni rispetto al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Da non trascurare è anche la questione del valore dell’APE. Rimane ancora da decidere se il prestito rappresenterà un vero e proprio trattamento pensionistico o se dovrà essere considerato un sussidio sostitutivo.

APE e contributi: come funzioneranno le cose?

Sempre in merito di ultimissime su pensioni e di nodi da sciogliere prima dell’approvazione dell’APE è bene fare riferimento anche ai contributi figurativi nel periodo di ricezione dell’APE. Il pensionato potrà richiederne il riconoscimento?

Si tratta, assieme alle domande relative alla possibilità di trasferire l’APE nei fondi pensione integrativi, di una questione non irrilevante, in quanto può incidere sull’ammontare dell’assegno al momento del raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Di punti su cui lavorare, se si considerano anche le richieste dei sindacati relative all’ottava salvaguardia degli esodati e ai precoci, ce ne sono davvero tanti!

 

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